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LA VIA FRANCIGENA – DA CANTERBURY A ROMA PASSANDO PER LA VERSILIA

La Versilia è un luogo unico al mondo, noto per i meravigliosi centri storici, il famoso litorale, le bellissime colline e le Alpi Apuane che fanno da cornice a tanta bellezza. 

Nei secoli questa stretta lingua di terra è stata un punto focale e strategico per le potenti famiglie nobiliari e un importante crocevia per i commerci e per i pellegrinaggi.

Le nostre terre infatti sono attraversate da una delle più importanti vie di pellegrinaggio, la Via Francigena, snodo importantissimo per i luoghi di culto.

 

La Via Francigena, o Romea, è un fascio di percorsi che da Canterbury, nel sud dell’Inghilterra, conducevano nel sud Europa, fino a Roma, proseguendo poi verso la Puglia dove vi erano porti d’imbarco per la Terrasanta, meta di pellegrini e crociati.

La sua origine si ha nel VI secolo per semplici necessità strategiche delle popolazioni longobarde che avevano bisogno di collegare le loro città, circondate a quei tempi da territori bizantini, tramite una via sicura.

 

Iniziò ad esser conosciuta con il nome di Via Francigena nel VIII secolo, con la discesa in Italia di Carlo Magno, bisognerà però aspettare il 990 per averne una prima descrizione scritta quando Sigerico, che venne nominato Arcivescovo di Canterbury, fece il suo viaggio a Roma e descrisse le 79 tappe del suo percorso elencando le chiese e i punti di sosta. Il diario di Sigerico viene tuttora considerato la fonte itineraria più autorevole, tanto che spesso si parla di “Via Francigena secondo l’itinerario di Sigerico”. 


 

Tra i secoli XI e XIII la pratica del pellegrinaggio assunse un’importanza crescente; i luoghi santi della Cristianità a cui erano dirette le tre peregrinationes maiores erano: il Santo Sepolcro a Gerusalemme, la tomba di San Giacomo a Santiago di Compostela e le tombe degli apostoli Pietro e Paolo a Roma.

La Via Francigena diventò quindi lo snodo centrale delle grandi vie della fede, percorsa sia verso nord che verso sud per raggiungere i luoghi di culto. 

 

L’uso crescente della Francigena come via di commercio portò a un eccezionale sviluppo di molti centri lungo il percorso. 
La Via divenne strategica per trasportare verso i mercati del nord Europa le merci provenienti dall’oriente (seta, spezie) e scambiarli, in genere nelle fiere della Champagne, con i panni di Fiandra e di Brabante. Nel XIII secolo i traffici commerciali crebbero a tal punto che si svilupparono numerosi tracciati alternativi alla Via Francigena che, quindi, perse la sua caratteristica di unicità e si frazionò in numerosi itinerari di collegamento tra il nord e Roma.
Tanto che il nome cambiò in Romea, non essendo più unica l’origine, ma la destinazione. Inoltre la crescente importanza di Firenze e dei centri della Valle dell’Arno spostò a Oriente i percorsi decretando la fine dell’antico percorso.


 

La Via Francigena in Toscana si articola in una fascia di percorsi che attraversa tutta la regione, da nord a sud. Lungo questa direttrice, con le sue molte varianti, si conservano innumerevoli testimonianze – pievi, castelli, centri storici, opere d’arte, preziose reliquie e lo stesso paesaggio rurale – riconducibili all’epoca d’oro del pellegrinaggio medievale.

Uno dei tratti più suggestivi è la tappa versiliese che si snoda non appena lasciato il territorio di Massa fino a Camaiore, passando per il comune di Pietrasanta oltre a costeggiare la zona di Forte dei Marmi. Lungo questo tratto possiamo trovare bellissime Pievi che ci guidano nel percorso, come la Pieve di Santo Stefano a Vallecchia o la Pieve dei Santi Giovanni e Felicita a Valdicastello, in perfetto stile romanico, oppure la caratteristica chiesa di S. Antonio Abate della Misericordia, che fu già Ospedale di San Biagio, un luogo di devozione per i pellegrini dove si trovano anche gli affreschi di Botero, “Paradiso” e Inferno”, o ancora punti di ristoro dove richiedere il timbro per le credenziali.

I chilometri della Via Francigena che toccano queste terre sono tra i più panoramici di tutta la via, passando lungo la zona collinare di Pietrasanta è possibile godere della splendida vista mare e, in giornate serene, lo sguardo può spaziare da Lerici e Porto Venere fino a Livorno.

Negli ultimi anni questa importante via, caduta per un periodo quasi nel dimenticatoio, è stata riqualificata e sono nate associazioni che organizzano annualmente delle manifestazioni con l’intento di farla riscoprire ed apprezzare.                                             


 


 

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